Cose utili da sapere sulla scuola di tuo figlio.
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L’inserimento di un bimbo alla scuola dell’infanzia è un momento molto importante.
Di fatto, l’ingresso nella scuola, pur se frutto di una scelta ponderata, segna, comunque, il primo distacco dalla famiglia. Non è così facile e immediato ‘digerirlo’, anche per il genitore, a livello emotivo.
Tuttavia, è indispensabile non trasmettere ansia o timori al bimbo. Per evitarlo, sarebbe opportuno, esercitare una sorta di automonitoraggio. Il piccolo legge le emozioni sulla faccia della mamma e le registra, come dimostrano oggi gli studi di neuroscienze.
Raccontare la novità.
Il racconto mette in sintonia le due menti, mamma e bimbo, sull’evento. Inoltre, un po’ prima dell’inserimento, per esempio, si può portare il bambino davanti alla scuola, o nello spazio giochi, e spiegargli, tenendolo in braccio, che quella è la casetta dove andrà dopo le voeracanze o tra qualche giorno. Tutto questo predispone la mente del piccolo ad affrontare la nuova esperienza. E poi aiuta entrambi, mamma e figlio, a integrare bene il cambiamento”.
Graduale ma costante.
Il periodo dell’inserimento è molto soggettivo, di solito non si prolunga più di 2 settimane.
In questo periodo, è molto importante essere graduali e costanti. E’preferibile farlo frequentare iniziando con un’ora il primo giorno, un’ora e mezza il secondo e così via.
È molto importante anche non interrompere il periodo d’ inserimento, magari perché il bimbo ha pianto un po’ il giorno prima. Il bambino memorizza facilmente le abitudini, capendo che piangendo potrebbe restare con la mamma potrebbe ripetere il pianto nei giorni successivi, vanificando un po’ il lavoro delle maestre.
L’inserimento è un lavoro complesso che deve essere portato avanti insieme ai genitori, i quali devono affidarsi senza timori ai consigli e all’esperienza del personale scolastico
Fiducia nella scuola
Tutto passa attraverso la relazione con persone che non si conoscono ancora. Non è facile, per questo mamma e bambino devono avere il tempo di entrare in confidenza con le educatrici e con l’ambiente. La fiducia verso la struttura è infatti fondamentale e il periodo dell’inserimento offre anche la possibilità di gettare le basi e alimentarla.
Avere un referente
Altro aspetto fondamentale è avere un referente nel periodo dell’inserimento, ovvero una persona che ti ispiri fiducia e serenità, con cui dialogare e che ti informi costantemente dei comportamenti del tuo bimbo in questa fase delicata.
Assicurati che sia una persona solare e sorridente e che abbia dolcezza da trasmettere a te e al tuo bambino.
Avere idea di quanto destinare per la scuola privata di tuo figlio è un’informazione da tenere presente.
Secondo alcuni dati forniti dalla CGIA la retta media mensile per la frequenza in una scuola privata italiana è di 311 Euro al mese: ciò significa che ci sono scuole in cui la retta è più alta di questa media e sfiora i 600 euro e altre in cui è più bassa. Qui al sud, per svariati motivi che non saranno oggetto di questo approfondimento, le rette scolastiche di una scuola materna/nido privato fanno parte della parte bassa della forchetta, con punte che incredibilmente toccano anche 80-90 euro al mese. Ora, senza entrare nel merito, un costo settimanale di 20/25 euro è solo una presa in giro per i genitori. (Ovvero un costo di 30/40 centesimi all’ora..) Pagare 90 euro mese compresi i pasti va da se che non è sostenibile se non dando un servizi assolutamente scadenti, tagliando quelli basilari e creando un numero eccessivo di bimbi per aula per aumentare gli introiti totali nella speranza che si iscrivano sempre più bambini.
Questo crea un circolo vizioso difficile da fermare.
Noi crediamo fermamente che quote mensili, con refezione (primo e secondo) corsi e didattica inclusi, al di sotto di 160/170 mese (40 euro settimana..) siano da valutare molto seriamente se si ha a cuore il benessere del proprio bimbo. Un giusto compromesso, a nostro avviso,che in questo settore ci lavoriamo da 32 anni, valutata positivamente la struttura, è tra i 180 e i 250 euro mese.
Dipende da tanti fattori.
Di solito una retta mensile al di sotto del parametro sopra indicato è sinonimo di un numero di bambini superiore rispetto alla ricettività delle aule e del personale. Le scuole private, più di quelle pubbliche, devono avere un rapporto ricavi/costi in positivo, quindi se la retta scende i bambini per forza di cose devono essere di più del consentito per permettere un buon equilibro tra costi e ricavi.
Questo è punto delicato e dobbiamo essere quanto più realisti possibile. Fare finta che il problema non ci sia non significa risolvere il problema.
Spesso una retta al di sotto di alcune cifre non è sostenibile per poter fornire un buon servizio.
Insegnanti poco esperte, numero di bambini elevato, bassa qualità del cibo e insufficiente riscaldamento, locali non adeguati sono alcune voci che influenzano pesantemente al ribasso il costo di una retta e possono aggiungersi ad una offerta formativa di per sé già limitata.
Il nostro comportamento, se visto dal punto di vista di consumatori, ci porta a voler spendere di più quando siamo alla ricerca di un prodotto o di un servizio di qualità superiore.
Ci capita quando vogliamo un’auto affidabile, un telefonino di qualità, un ristorante di buon livello, un medico in gamba o un avvocato serio e preparato.
In tutti questi casi sappiamo benissimo che la qualità costa di più e che è giusto così.
Ecco, nella scelta della scuola di nostro figlio, ovvero la cosa più preziosa che abbiamo, dobbiamo comportarci di conseguenza, se possibile, ovvero scegliere con oculatezza cercando ci capire quale sia la scelta migliore. Se si è alla ricerca della retta più bassa anziché del miglior servizio forse sarebbe da preferire altre soluzioni.
I punti contrassegnati con il simbolo + evidenziano dei plus scolastici
– Se prevede un numero programmato di bambini *
– Età e esperienza delle educatrici *
– Professionalità e serietà della gestione*
– Se ha una responsabile per ogni fascia d’età *
– Da quanti anni opera nel settore istuzione ed educazione *
– Se ha esperienza almeno decennale nell’educazione e nella cura dei bambini *
– Grandezza degli spazi sia interni che esterni *
– Aule di max 15-16 bambini di almeno 30/35 mq *
– Laboratori musicali e linguistici *
– Programma didattico, laboratori formativi ed attività extradidattiche *
– Ausilio di supporti informatici *
– Spazio giochi esterno di almeno 5mq per bambino*
– Aree antitrauma*
– Cucina interna*
– Facilità di accesso +
– Luogo di ubicazione non congestionato da traffico e rumori +
– Vicinanza alle principali vie di comunicazione+
– Orario scolastico flessibile +
– Informazioni chiare e trasparenti +
– Materiale informativo +
– Sito web informativo
– Area Parcheggio